ACCELERA L'USCITA DALL'INGRANAGGIO DELLA GIUSTIZIA

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Il progressivo aumento dei crimini compiuti da minorenni ha moltiplicato i procedimenti penali a loro carico  che sempre più spesso si trovano ad essere giudicati con conseguente smarrimento e paura da parte dei genitori.
Il processo a carico dei minorenni è  disciplinato dalla Legge n. 448 del 1998, una legge specifica dal momento che anche specifico è lo scopo ed il soggetto a cui si rivolge il processo penale a carico di un imputato minorenne.
Il minorenne è imputabile al compimento del quattordicesimo anno di età e da quella data che il giovane è chiamato a rispondere delle sue azioni, tuttavia lo scopo del procedimento penale nel caso di un giovane imputato è principalmente quello di educare il ragazzo che ha compiuto il crimine per il quale è giudicato.
Naturalmente il presupposto di ogni intervento è che il giovane abbia effettivamente commesso il reato contestato; e a questo primo scopo è rivolto il processo del minore quanto del maggiorenne.
Se il soggetto è giudicato responsabile del fatto ascrittogli, l’intervento del giudice minorile è quello di utilizzare il processo penale come strumento educativo affinché il giovane non finisca più oggetto di ulteriori esperienze giudiziarie.
I Giudici e la Polizia che si occupano di indagati/imputati minorenni hanno una preparazione specifica per trattare con soggetti giovani dalla personalità e dal carattere ancora in divenire (e spesso fragile; a dispetto delle apparenze).
Preparazione specifica che anche i difensori devono avere e che è possibili acquisire solo con la partecipazione a Master e corsi appositamente organizzati dagli Ordini professionali di appartenenza.
Il procedimento a carico di minorenni è caratterizzato dalla costante partecipazione dei Servizi Sociali che, mediante psicologi ed educatori, affiancano il giovane imputato supportandolo e pianificando insieme allo stesso un percorso educativo che il Giudice può decidere di “sostituire” al processo penale.
Il processo è poi strutturato in maniera tale che l’imputato possa giovarsi di esiti ulteriori rispetto alla “semplice” decisione di colpevolezza e quindi di condanna ( come ad esempio la messa alla prova: il processo viene sospeso per un tempo determinato durante il quale il giovane – affiancato dai Servizi Sociali – si impegna nello studio, nel volontariato ed eventualmente nel lavoro e, affinché il Giudice possa dichiarare estinto il reato a seguito dell’avvenuto superamento della prova).
Tipico è anche il perdono giudiziale che elimina il processo a carico del minorenne quando il Giudice ritiene il fatto del tutto occasionale, dalle conseguenze non gravi e privo di perduranti effetti negativi sulla vittima.
Vittima che, nel caso di procedimenti penali avanti al tribunale per i minorenni, non trova particolare tutela dal momento che è vietata la costituzione di parte civile e quindi la possibilità di chiedere un risarcimento.
Queste ed altre peculiarità del processo a carico di minorenni fanno si che l’amministrazione della giustizia nel caso in cui l’incolpato sia un giovane abbia delle particolarità la cui padronanza è necessaria al difensore per la migliore tutela degli interessi del giovane cliente ed anche dei suoi genitori che spesso sono parte attiva nei rapporti con l’avvocato (oltre che, comprensibilmente, preoccupati ed in ansia per le sorti del figlio).
Lo Studio è spesso impegnato nella difesa di minorenni (sia di ufficio che di fiducia).
L’assistenza garantita è completa investendo sia, ovviamente, l’aspetto puramente tecnico che quello più emotivo tanto del minorenne che degli adulti che ne hanno la responsabilità.
I colloqui, che si svolgono principalmente alla presenza tanto del minorenne che della figura adulta di riferimento, sono finalizzate a che il giovane imputato (o indagato) abbia la piena consapevolezza di quello che sta accadendo e dell’iter che seguirà il procedimento nonché delle alternative che gli si presenteranno ed ispirate a mettere il cliente a suo agio a partire anche da un contesto non eccessivamente formale.
Non meno attenzione avranno i genitori che potranno avere tutti i chiarimenti del caso anche incontrando separatamente il professionista.

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